Di Daphne Zelnick,Volontaria – Task Force Donne al Quadrato
L’OCSE ha recentemente diffuso i risultati del Programma per la Valutazione Internazionale degli Studenti (PISA) 2022, che mettono in luce le competenze finanziarie degli studenti italiani di 15 anni. Questi dati forniscono un’analisi approfondita sul livello di conoscenze e competenze finanziarie, nonché sugli atteggiamenti, comportamenti e sull’esperienza degli studenti riguardo alle questioni finanziarie, considerando anche l’ambiente educativo in cui apprendono tali tematiche.
Negli ultimi dieci anni, gli studenti italiani hanno migliorato il loro punteggio complessivo (Fig.1)di 17 punti nel test di competenza finanziaria di PISA. Questo incremento riflette non solo un maggiore impegno nell’educazione finanziaria, ma anche una crescente consapevolezza tra gli studenti riguardo alla gestione del denaro e alle decisioni finanziarie. Un dato incoraggiante è l’aumento degli studenti che hanno raggiunto il livello più alto nel test, passando dal 2% nel 2012 al 5% nel 2022. Questa tendenza positiva evidenzia un progresso significativo verso una competenza finanziaria più avanzata, fondamentale per affrontare le sfide economiche moderne.
Fig.1 Lo sfondo socio-economico spiega il 12% della variazione nella performance in educazione finanziaria
Nonostante questi miglioramenti complessivi, l’Italia si posiziona leggermente al di sotto della media OCSE per quanto riguarda le competenze finanziarie degli studenti. Circa il 65% degli studenti italiani raggiunge almeno il livello 2 (Fig. 2) di competenza finanziaria, che include la capacità di comprendere concetti finanziari di base e di applicarli in contesti reali. Tuttavia, permane una significativa disparità tra gli studenti provenienti da famiglie economicamente agiate e quelli provenienti da contesti svantaggiati. Gli studenti delle famiglie più abbienti ottengono mediamente 87 punti in più rispetto ai loro coetanei meno fortunati, equivalenti a oltre un livello di competenza finanziaria.
Fig. 2 Gli studenti dovrebbero essere meglio preparati per il loro futuro finanziario.
L’analisi dei dati di PISA 2022 sottolinea che gli studenti che ricevono un’educazione finanziaria strutturata a scuola mostrano competenze superiori rispetto a quelli che non hanno tale formazione. Tuttavia, esiste una marcata disparità nell’accesso a questa formazione tra le diverse scuole e regioni italiane. È cruciale promuovere una maggiore uniformità nell’implementazione dell’educazione finanziaria, garantendo che tutti gli studenti abbiano pari opportunità di apprendimento.
Anche se l’educazione finanziaria a scuola è fondamentale, rimane essenziale il coinvolgimento dei genitori e delle famiglie. Gli studenti che discutono regolarmente con i genitori delle proprie decisioni finanziarie tendono a ottenere risultati migliori nel test di competenza finanziaria (Fig.3). Tuttavia, molti genitori potrebbero non essere adeguatamente preparati per trasmettere tali competenze ai propri figli, evidenziando la necessità di un sostegno più ampio da parte del sistema educativo e delle politiche pubbliche.
Fig.3 La performance degli studenti in educazione finanziaria è legata alle interazioni familiari.
Queste interazioni giocano un ruolo significativo nel loro apprendimento e nella loro competenza finanziaria. Più dell’80% degli studenti ha riportato di parlare con i propri genitori almeno una volta al mese riguardo allo shopping online, alle decisioni di spesa e risparmio personale, e all’uso della paghetta. Tuttavia, meno studenti discutono di notizie economiche o di bilancio familiare. Queste conversazioni influenzano positivamente i punteggi di alfabetizzazione finanziaria degli studenti: coloro che discutono con i genitori su questi argomenti su base settimanale o mensile hanno ottenuto punteggi migliori di 21 punti rispetto a quelli che non ne parlano mai, mentre coloro che discutono di soldi per gli acquisti personali hanno ottenuto punteggi superiori di 12 punti.
Circa il 77% degli studenti italiani si considera responsabile delle proprie questioni finanziarie, come prevenire il furto, e questi studenti hanno ottenuto punteggi di alfabetizzazione finanziaria superiori di circa 11 punti rispetto a quelli che non si assumono questa responsabilità. L’educazione finanziaria a scuola ha visto un progresso (Fig. 4): più della metà degli studenti ha imparato e ancora ricorda termini come ‘stipendio’, ‘bilancio’, ‘imprenditore’ o ‘prestito bancario’.
Fig. 4 L’esposizione a termini relativi alla finanza a scuola è associata a una performance superiore in educazione finanziaria.
Tuttavia, meno di un quinto degli studenti ha imparato e ricorda ancora termini più complessi come diversificazione, tasso di cambio o interesse composto.
Gli studenti italiani sono stati esposti a compiti legati alla finanza durante le lezioni di scienze sociali, cittadinanza, economia o matematica, che hanno incluso esplorare la differenza tra spese per necessità e desideri, strategie di pianificazione delle spese e analisi della pubblicità. Nonostante il 37% degli studenti italiani abbia un conto in banca e solo il 29% possieda una carta di pagamento o debito, l’89% ha acquistato qualcosa online (Fig.5) nei 12 mesi precedenti l’indagine, un’esperienza associata a un aumento di 28 punti nella performance di alfabetizzazione finanziaria.
Fig.5 L’educazione finanziaria è associata a comportamenti finanziari positivi tra gli studenti.
Questi dati sottolineano l’importanza di incoraggiare e supportare le interazioni tra genitori e figli sui temi finanziari, migliorare l’educazione finanziaria a scuola e garantire un accesso più ampio ai servizi finanziari di base. Investire in questi ambiti può contribuire significativamente a migliorare la preparazione finanziaria delle future generazioni in Italia.
Guardando al futuro, è essenziale impegnarsi ulteriormente per migliorare l’educazione finanziaria in Italia. Collaborazioni più strette tra governo, istituti scolastici e enti finanziari possono contribuire a garantire che un numero sempre maggiore di studenti raggiunga livelli avanzati di competenza finanziaria. Investire nell’educazione finanziaria non solo migliora le prospettive economiche individuali, ma contribuisce anche al benessere economico complessivo del paese.
In conclusione, i risultati di PISA 2022 sottolineano la necessità di un’azione immediata per affrontare le disparità esistenti e migliorare ulteriormente la competenza finanziaria degli studenti italiani. Solo attraverso un impegno congiunto e coordinato sarà possibile garantire che ogni giovane abbia le competenze necessarie per gestire in modo responsabile le proprie risorse finanziarie.