VIII Evento Annuale della Fondazione che si terrà a Milano il prossimo 8 novembre alle ore 17.00, presso la Sala Alessi di Palazzo Marino, in Piazza della Scala n. 2, con il Patrocinio : del Comune di Milano, della Regione Lombardia, della Commissione Europea, del Parlamento Europeo, di RAI per la Sostenibilità, del Ministero della Cultura, di ASVIS e della Fondazione Pubblicità Progresso, del Forum Finanza Sostenibile e di Inclusione Donna.
Media Partner: LUCE! Quotidiano Nazionale. L’evento e’ inserito nella collaborazione con la Rassegna 4Weeks4Inclusion di TIM.
L’evento verterà sul tema:
WOMEN FOR SOCIETY
Diritti Umani e Sostenibilità economica per l’inclusione sociale
La recente entrata in vigore riporta l’attenzione verso una piena attuazione della Convenzione di Istanbul. E se il confronto con gli altri Paesi europei ci vede in grave ritardo, scivolando di 13 posizioni al 79esimo posto del Rapporto Globale sulla parità di genere del World Economic Forum del 2023, il permanere di un elevato costo sociale della violenza di genere fa emergere la necessità di un approccio sistemico di istituzioni e terzo settore soprattutto su formazione e prevenzione.
E sono le Donne e le nuove generazioni a segnare il passo sull’impegno alla sostenibilità come negli Investimenti Responsabili per farne motore dello sviluppo economico del Paese. Così, dalle imprese al femminile alle opportunità di carriera nel settore privato, dopo la pandemia, l’intensificarsi della digitalizzazione ha aperto ampi spazi ad una formazione ed informazione diffusa alla portata di tutti e ad un progresso possibile ed un cambiamento culturale per favorire la parità di genere.
Le iniziative per promuovere l'inclusione sociale, il cambiamento tecnologico e l'educazione nell'era digitale per il raggiungimento della parità di genere devono considerare quindi di: -Sviluppare strumenti e servizi digitali per rispondere alle esigenze di tutte le donne e i ragazzi; -Promuovere una politica di tolleranza zero per la violenza di genere, che è amplificata dall'uso della tecnologia; -Promuovere politiche e programmi per raggiungere la parità di genere nei settori scientifici e tecnologici emergenti e creare luoghi di lavoro e contesti educativi di supporto in termini di D&I.
Di questo e di molto altro discuteremo nel nostro incontro annuale facendo un bilancio dell’esito di impatto delle migliori progettualità e con i principali stakeholder del panorama italiano, ma senza dimenticare un confronto rispetto al contesto europeo.
Simonetta Agnello Hornby è nata a Palermo nel 1945.
Cittadina italiana e britannica, vive dal 1972 a Londra, dove ha svolto la professione di avvocato dei minori.
Ha esordito con La Mennulara (Feltrinelli, 2002, nuova edizione arricchita e graphic novel a cura di Massimo Fenati, 2019).
Fra i suoi titoli più celebri, La zia marchesa, Boccamurata, Vento scomposto, La monaca, Il veleno dell’oleandro, Caffè amaro, Nessuno può volare, Piano nobile, Punto pieno (tutti Feltrinelli), Un filo d’olio (Sellerio) e La mia Londra (Giunti).
Con Mimmo Cuticchio ha scritto Siamo Palermo (Mondadori), e sempre con Mondadori La cuntintizza insieme a Costanza Gravina.
Ha scritto con il figlio George il racconto per ragazzi Rosie e gli scoiattoli di St. James (Giunti).
Nel 2018 il presidente della Repubblica le ha conferito l’onorificenza dell’Ordine della Stella d’Italia nel grado di Grande Ufficiale.
È nato molti anni fa sotto gli Appennini, dove le Marche si incastrano fra Toscana, Umbria e Romagna; era un giorno di fine aprile e ha nevicato: già quello era un segno.
Recita la sua bio su Instagram: una moglie, due figli, 4 lingue e mezzo. Pensava che lingue sarebbero state la sua vita e a 18 anni ha lasciato Borgo Pace per Trieste, dove si è laureato come interprete.
Ma l’interprete lo ha fatto per pochi mesi perché nel 1990 ha vinto una borsa di studio alla scuola di giornalismo del Corriere della Sera dove è stato notato, e assunto, dal direttore del settimanale Oggi, la redazione in cui ha scoperto che le storie della gente comune lo interessavano molto più che le quote latte dell’Unione Europea.
Nel 1994 è andato a farsi le ossa a New York, dove è rimasto come corrispondente per 7 anni, e dove ha scritto una serie di articoli dal braccio della morte con cui ha vinto il Premio Saint Vincent.
Rientrato in Italia, nel 2004 ha lanciato da vicedirettore la prima edizione in lingua non inglese (e l'unica settimanale) di Vanity Fair, di cui è poi stato direttore per 11 anni. Sempre in Condé Nast ha diretto GQ, Glamour, AD e Traveller. A fine 2020 è passato al gruppo Cairo Rcs dove dirige, solo maschio con 22 colleghe, il settimanale F e il mensile Natural Style.
Nel frattempo il karma si è vendicato di lui e delle sue prese per i fondelli dei cittadini che si improvvisano campagnoli dopo la mezza età. Ha comprato e ristrutturato un mulino con un’ampia tenuta di erbacce in cui ha imparato che davvero, come gli ha detto il proprietario del ferramenta da cui ha comprato il decespugliatore, «la terra è bassa».
La sua carriera di 33 anni come trader e manager in finanza si è sviluppata in primarie banche italiane, specializzandosi sui mercati internazionali nell'approfondimento delle dinamiche geopolitiche globali e delle relative correlazioni economico-finanziarie, ricoprendo ruoli di responsabilità in sala operativa e manageriali nelle capogruppo di Gruppo Intesa, Unicredit e Credem.
Nel 2016 fonda Global Thinking Foundation in Italia e Francia.
È stata nominata da Forbes tra le Top 100 Donne Italiane di Successo del 2019 ed è tra le Top 100 Gobal Women in Leadership di GCPIT India nel 2021 ed è
Co-Chair del Women7 Italia 2024, il gruppo di impegno civile ufficiale del vertice G7.
Giornalista professionista. Attualmente è responsabile della sede romana di Class CNBC. Collabora con MF e Milano Finanza.
È stata a capo dell’ufficio stampa di Pioneer Global Asset Management S.p.A. (ex Gruppo Unicredit).
Nel 2018 pubblica il libro #comunicatrici (Castelvecchi) che mette in luce le sfide che le donne debbono ancora affrontare per conciliare lavoro e vita privata.
La sua passione per l'empowerment si traduce in un impegno attivo nella promozione dell'educazione finanziaria e nel contrasto alla violenza economica.
Frequenta la 5° liceo linguistico a Milano e il secondo anno di accademia cinematografica.
Fin da bambina ha partecipato a pubblicità e spot tv, sfilate Pitti Bimbi, film e serie TV importanti per la RAI.
E’ testimonial di Global Thinking Foundation fin dalla sua fondazione nel 2016.
Giovanni Ziccardi è professore di Informatica Giuridica presso l’Università degli Studi di Milano, dove coordina il Centro di Ricerca in Information Society Law.