Lo sviluppo di progettualità mirate e coerenti è uno degli scopi fondativi di Global Thinking Foundation sin dalla sua nascita.
“Prevenire e combattere le situazioni derivanti da isolamento economico per le donne vittime di violenza economica, ponendo in atto azioni formative e divulgative a supporto dei principi di uguaglianza di genere e di riduzione dei danni sociali che derivano da questo fenomeno, che espone anche le nuove generazioni ad una mancata partecipazione attiva allo sviluppo economico del Paese”.
Il nostro Manuale di Prevenzione della Violenza Economica raccoglie i risultati del nostro progetto “Donne al Quadrato”.
Anni di esperienza sul tema raccolti nel nostro “Manuale di Prevenzione della Violenza Economica” sempre aggiornato che analizza l’impatto sociale dei corsi e sportelli svolti a livello nazionale .
Un plauso va alla straordinaria Task Force di Donne al Quadrato: formatrici, educatrici finanziarie e professioniste che si dividono tra corsi e assistenza agli Sportelli.
Ed. 2024 a cura di Global Thinking Foundation
Ed. 2023 a cura di Global Thinking Foundation & Roba da Donne
La vicinanza con le altre realtà europee nelle quali i Governi hanno implementato leggi esistenti o rafforzato politiche famigliari diffuse ci riempiono di speranza.
Rafforzano il nostro impegno perché anche in Italia si possa arrivare a comprendere il fenomeno della violenza economica nella sua gravità economica e sociale. Quando parliamo di violenza e abuso relazionale, in genere ci concentriamo sul maltrattamento fisico ed emotivo. L’abuso o il controllo finanziario da parte di un partner intimo, interessa 99% dei casi di violenza domestica.
(Dalla Prefazione di Claudia Segre)
La violenza economica è una delle espressioni di abuso contro le Donne ancora oggi molto diffusa e tuttavia sottovalutata:
Il Manuale di Prevenzione della Violenza Economica ha l’obiettivo di informare le donne sui loro diritti in ambito economico e sui punti di attenzione per riconoscere la violenza economica ed eliminarla dalla propria vita, svelando quei comportamenti, a volte socialmente accettati, lesivi della dignità e dell’autonomia delle donne.
La violenza economica che questa guida affronta è una delle forme più subdole e odiose di violenza contro le donne che la Convenzione di Istanbul definisce come: “violazione dei diritti umani e forma di discriminazione contro le donne comprendente tutti gli atti di violenza fondati sul genere che provocano o sono suscettibili di provocare danni o sofferenze di natura fisica, sessuale, psicologica o economica, comprese le minacce di compiere tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica, che nella vita privata”.
A questa si aggiunge una Convenzione, accompagnata da una Raccomandazione, per combattere la violenza e le molestie nel mondo del lavoro che sono state adottate dalla Conferenza Internazionale del Lavoro (ILC). La Convenzione sulla violenza e le molestie, 2019 è stata adottata il 21 giugno dai delegati della Conferenza Internazionale del Lavoro del Centenario dell’OIL.
La Convenzione riconosce che la violenza e le molestie nel mondo del lavoro “può costituire una violazione o un abuso dei diritti umani (…) è una minaccia per le pari opportunità, è inaccettabile e incompatibile con il lavoro dignitoso”. Il nuovo trattato internazionale definisce “violenza e molestie” come un insieme di comportamenti, pratiche o minacce “che mirano a provocare — o sono suscettibili di provocare — danni fisici, psicologici, sessuali o economici”. Esso richiede agli Stati membri di adoperarsi per assicurare “tolleranza zero nel mondo del lavoro”.