Presentato a Roma il docufilm “Libere di… VIVERE” di Antonio Silvestre
“È necessario implementare politiche per prevenire la violenza economica di genere. Mai come in questo momento la Convenzione di Istanbul è al centro di un dibattito acceso. Occorre lavorare con efficacia e determinazione per attuarla pienamente. E’ importante ricordare che la violenza economica colpisce circa il 25% delle donne, con punte del 40% in alcune regioni italiane. Molte di loro non hanno un conto corrente personale, né la gestione dei soldi di famiglia, dipendendo del tutto dalle entrate del compagno/marito/familiare. Secondo i dati raccolti dal nostro sportello ‘Donne al quadrato’, poi inseriti nel ‘Manuale di prevenzione della violenza economica per difendere il diritto all’indipendenza e all’uguaglianza di genere’, emerge che nel 2022 il 33% delle segnalazioni ha riguardato un tema finanziario, il 28% una questione economico-familiare, il 18% aspetti legali e frodi e un altro 18% orientamento al lavoro e mobbing. Il restante 3% una richiesta su questioni fiscali e societarie. Il 56% delle segnalazioni è arrivato da donne tra i 35 e i 50 anni, il 17% da donne over 50 e il 27% da donne tra i 25 e i 35”. Il ruolo degli enti del terzo settore è fondamentale per contribuire attivamente al cambiamento, che è anche e soprattutto culturale sulla violenza di genere”.
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